Presentazione del libro: La Mitica Città Di Rama
21 maggio 2013
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Una città perduta. Una storia occultata.
Ma come ha detto l’editore Silvio Canavese, riprendendo le parole del grande Tolkien “Le radici profonde non gelano e il vecchio che è forte non s’aggrinza“, così due ricercatori hanno iniziato a scavare la terra ed il passato per trovare ciò che era stato nascosto sotto secoli di storia, un’antica città rimasta viva soltanto nelle leggende, finché non sono state trovate le sue ciclopiche mura; questa città ha un nome: Rama e la sua storia è raccontata nel libro “La mitica città di Rama” (Edizioni Keltia) presentato dagli autori Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro al Salone Internazionale del Libro di Torino 2013, la cui conferenza si è svolta nella sala Avorio il sabato 18 maggio alle ore 20.
Il libro ha come protagonisti i due autori e i fatti che si sviluppano intorno agli scavi archeologici per riportare alla luce la mitica città, non solo come opera architettonica, ma anche come bagaglio culturale di un’antica civiltà appartenente ai popoli naturali che le religioni storiche hanno voluto distruggere.
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A conferenza conclusa, nello stand della Keltia, gli autori hanno autografato le copie del loro libro che può essere identificato come sequel del libro Rama Vive, narrante dei siti megalitici della Val di Susa; infatti Rama era situata nella valle piemontese come narrato nelle leggende delle “Famiglie Celtiche” residenti in valle.
Davanti, allo stand della Keltia, nel pomeriggio, la scuola di Kemò-vad Sole Nero ha tenuto un dimostrazione di questa antica meditazione dinamica, affascinando i passanti che si sono fermati per osservare e per chiedere informazioni e creando una bolla di silenzio e tranquillità; qualità difficili da trovare in un luogo affollato e caotico come il Salone internazionale del libro.
Alice Fardin
