Un orto che rispetta la Natura a Dreamland

14 aprile 2014

La caratteristica principale dell’orto sinergico è permettere alla natura di fare il suo corso, raccogliendone i frutti e aiutandola nel suo lavoro semplicemente lasciandola in pace.

I nuovi bancali dell’Orto Sinergico a forma del Triskel

Un aspetto che in queste epoche moderne ha lasciato il posto al voler perennemente controllare gli ortaggi, l’erba, gli insetti e considerando generalmente tutto quello che non era previsto un errore e un qualcosa da debellare. Invece le erbe mantengono il suolo umido, gli insetti svolgono un importante lavoro d’impollinazione e le diverse specie interagiscono controllandosi vicendevolmente ed evitando disequilibri. Un normale orto, infatti, è quanto di più squilibrato sia possibile trovare: pochissime specie, selezionate e accudite, vivono in un terreno che è privato di ogni sua caratteristica perché sia ottimale per accogliere le piante prescelte; salvo poi scoprire che, di fatto, le piante così isolate non vivono bene e hanno bisogno di cure, sostegni, interventi continui per riuscire a sopravvivere.

Grazie al generale rispetto per la natura e le sue componenti e all’entusiasmo di alcuni allievi della Scuola di Kemò-vad Sole Nero si è deciso in primavera di far nascere a Dreamland un primo orto sinergico sperimentale da ampliare in caso di successo. Un solo bancale (un’aiuola rialzata), di una decina di metri in cui provare a mettere in pratica teorie lette e studiate in cui la chiave di tutto era il rispetto della natura e dei suoi tempi, dei suoi equilibri. Due grandi incognite lasciavano perplessi i partecipanti: il terreno argilloso, per niente adatto a ospitare un orto (un primo esperimento di orto era già stato fatto anni prima, ma con risultati deludenti) e la presenza di grandi erbivori come cervi e cinghiali che oltre che mangiare il raccolto poteva creare problemi ben più grandi distruggendo il bancale. Con un po’ di lavoro manuale e l’aiuto di tutti si è messo in opera il bancale, seminato e piantato e poi si è atteso.

Partecipanti del Gruppo di Lavoro per l’Orto Sinergico osservano i risultati del primo bancale

La natura ha stupito tutti: non solo il bancale ha prodotto un gran numero di zucchine, di fagiolini, di erbe aromatiche, di melanzane e peperoni ma i grandi erbivori hanno rispettato l’orto, senza mai fare danni e al massimo mangiando un po’ di erba preferendola agli ortaggi! Peccato non poter dire la stessa cosa delle lumache che purtroppo hanno mangiato ben più di quanto si fosse previsto. L’aspetto meraviglioso è che l’uomo, in questo bancale, non ha dovuto fare nulla. Ci si limitava ad andare a raccogliere una volta la settimana, togliere ogni tanto qualche filo d’erba, ma non è mai stato irrigato né diserbato come si usa fare comunemente.

Partecipanti del Gruppo Lavoro per l’Orto Sinergico

Visto il buon risultato ottenuto si è proceduto nel mese di luglio a fare l’orto sinergico vero e proprio, a forma di triskel. Un simbolo denso di significato e sicuramente adatto a un orto sinergico che grazie ai suoi bancali ben si presta a opere di questo tipo. Si è poi seminato anche il triskel, ottenendo però ben poco raccolto rispetto al primo bancale, sicuramente a causa del periodo non ottimale in cui si è piantato e seminato e soprattutto a causa di un’estate purtroppo piovosa e poco soleggiata.

Ad ogni modo entrambi gli orti hanno dato soddisfazione al gruppo di ortolani, e le aspettative per il prossimo anno sono piuttosto alte. Gli orti sinergici, infatti, raggiungono la situazione ottimale dopo anni: le piante perenni crescono e con loro anche l’equilibrio sia sotto terra sia sopra, in cui lentamente le erbacce infestanti lasciano spazio a piante seminate nel tempo. Un orto sinergico non si vanga e non si tocca mai, quindi la natura riacquista equilibrio e forza nel tempo.

Considerando il successo e l’entusiasmo dimostrati si è deciso, per il nuovo anno, di integrare l’orto sinergico in un vero e proprio giardino druidico come suggerito dal Gopa Giancarlo Barbadoro, ricercatore e studioso delle antiche tradizioni, luogo in cui si potrà camminare e meditare a contatto con la natura. Dopo gli studi preliminari saranno create nuove aiuole tematiche, in cui saranno ospitate piante aromatiche, fiori, ortaggi e alberi in modo da creare un’oasi felice in cui si possa davvero raggiungere un punto di contatto con Madre Terra.

 

 Dhebora Ruzza







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