Incontro di meditazione

29 novembre 2013

Nell’ambito delle attività culturali della Scuola di Kemò-vad “Sole Nero”, nella sede della Biblioteca di Fiano il 27 Novembre scorso si è tenuta una serata di meditazione “alla ricerca del Bien-être” che ha visto la partecipazione di un pubblico interessato. Le serate di meditazione, sono sempre serate particolari, dove anche la disposizione fisica dei partecipanti all’interno della sala non segue gli schemi consueti. Non sono conferenze dove un oratore parla e siede di fronte alla sala, tutti i partecipanti siedono in cerchio ed ogni partecipante diventa un punto di una circonferenza, il cui centro diventa visibile proprio grazie all’esistenza del cerchio che si è formato.

Una serata di Meditazione alla Biblioteca di Fiano

Le serate di meditazione sono sempre contraddistinte da un tema che prepara alla successiva meditazione. Il tema proposto per la serata su cui discutere e riflettere è stato “L’uomo si interroga su Dio”. Il Gopa Rosalba Nattero ha tratteggiato il tema proposto per la serata, analizzando brevemente le varie modalità di approccio possibili. L’apparente principale canale d’approccio avviene attraverso le religioni quindi affidandosi ad un intermediario “antropomorfo”. A questo canale si affianca l’esempio dei popoli naturali che da sempre hanno ricercato un rapporto “pragmatico e diretto” con il mistero manifestato dall’esistenza della realtà e da noi stessi. L’approccio dei popoli naturali viene scarsamente trattato dai mass media, ma è una realtà molto concreta e diffusa su tutto il pianeta come le sessioni all’ONU hanno potuto evidenziare. Vari interventi hanno vivacizzato la discussione di un tema sempre attuale ma di non facile trattazione, dove gli spazi per un approfondimento laico e non confessionale sono molto limitati. L’interesse dei partecipanti è stato alto, segno di una grande necessità di poter trattare temi di questa portata senza essere necessariamente vincolati a specifiche religioni confessionali.

La serata è proseguita con la lettura di due poesie, la prima proposta è letta da Maila Fenzi, la seconda da Silvio Caggia, poesie che hanno il preciso scopo di predisporre i partecipanti alla successiva meditazione, calmando le menti e predisponendo i partecipanti al silenzio interiore in grado di facilitare la successiva meditazione. Predisporsi al silenzio equivale a creare uno stacco dal coinvolgimento degli eventi cui normalmente siamo coinvolti, ha lo stesso valore di quando si entra in una cattedrale oppure meglio ancora in un bosco e tutto si quieta e sembra quasi lontano.

Terminata la lettura delle poesie ci si è predisposti per la meditazione guidata dalla Nah-sinnar eseguita con un brano al flauto del Gopa Giancarlo Barbadoro. La Nah-sinnar è una musica in grado di produrre un rilassamento fisico e di risvegliare stati percettivi di coscienza superiori. Il Gopa Rosalba pochi istanti prima d’iniziare ha tratteggiato brevemente le modalità di approccio e le esperienze che si sarebbero potute vivere… poi la musica è iniziata…

Al termine della meditazione Rosalba ha invitato a condividere l’esperienza vissuta con tutti i partecipanti alla serata. Timidamente inizialmente e successivamente in crescendo, molti hanno donato la loro esperienza. Chi ha percepito un’energia che circolava nella stanza, chi ha percepito energia dal centro del cerchio, chi ha provato un rilassamento fisico, chi ha percepito stati interiori di maggiore consapevolezza, chi di benessere e quasi dispiacere di ritornare, chi non aveva percepito nulla di particolare… Durante lo scambio di esperienze c’è stato un riconoscimento reciproco, l’esperienza di uno permetteva ad altri di focalizzare meglio ciò che era stato vissuto. Tutti hanno percepito un profondo stacco dalle esperienze in cui erano coinvolti poco prima di entrare nella sala e l’atmosfera tra i vari partecipanti era completamente diversa, c’era un piacere generale di essere lì a condividere esperienze e pensieri, impensabile solo un’ora prima. Perfetti sconosciuti che si parlavano e si scambiavano esperienze, in alcuni casi anche molto personali. Si era venuto a creare come un magico ponte tra le persone presenti.

Ai partecipanti della meditazione è stata offerta la possibilità di prendere una gemma (22 pietre diverse ognuna con un suo significato) come consiglio ed invito esperienziale per estendere alla vita l’esperienza fatta nella meditazione.

Il Gopa Rosalba si è offerta d’interpretare le gemme prese dai partecipanti, tutti si sono riconosciuti nella gemma presa ed interpretata.

La serata era arrivata alla sua naturale conclusione, l’atmosfera allegra e gioiosa che ormai chiaramente si respirava nella sala si è conclusa con dolcetti e bevande sempre molto apprezzate da tutti.

 

 

Remo La Rosa







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