Incontro di osservazione astronomica

 15 aprile 2013

Sabato 13 Aprile 2013 è la data della serata astronomica inaugurale del "Gruppo Astrofili Andromeda", sezione culturale della Scuola di Kemò-Vad "Sole Nero", da un'idea di Giancarlo Barbadoro e alcuni soci della scuola, appassionati di quella tanto antica quanto affascinante attività, che è l'osservazione del firmamento stellato, l'ammirazione e l'interrogazione riguardo il suo stesso mistero, che ci unisce in un legame invisibile ed infinito alle stelle, nostre antiche progenitrici.

Le condizioni climatiche del periodo non erano tra le migliori e le previsioni a lungo termine lasciavano ben poche speranze di cieli sereni; i giorni precedenti la data dell'evento vedono cadere piogge in tutto il Nord Italia, ma il cielo aveva in serbo una bella sorpresa per tutti noi: regalarci una nottata di stelle. E così è stato.

Dopo la presentazione del progetto "Gruppo Astrofili Andromeda" e dei suoi componenti, a cura di Giancarlo Barbadoro, è seguita una sintetica introduzione all'osservazione astronomica da parte del responsabile del gruppo. L'importanza dell'osservazione celeste nella storia dell'uomo, sin dai tempi più antichi, le prove lasciate dai popoli del passato nelle strutture megalitiche del mondo e in altre tracce da essi lasciate, la dimensione spazio-temporale del nostro Universo vicino e lontano, sono stati i temi affrontati durante la parte introduttiva. Fin da questa fase si è potuto notare uno spiccato interesse da parte dei partecipanti, numerosi e ben forniti di quel pizzico di curiosità, che è l'ingrediente principale per approcciarsi alle meraviglie del Cielo, tanto lontane nello spazio e nel tempo quanto intrinsecamente legate e permeate nel nostro stesso essere.

Questo ha creato le migliori condizioni per passare alla parte più attesa della serata, sotto la volta celeste, immersi nel silenzio e nella suggestiva cornice del cerchio di pietre di Dreamland: quale posto migliore di un vero e proprio osservatorio astronomico che ridisegna il Cielo affondando le sue radici nella Terra e nel tempo?

Sul campo erano presenti un paio di strumenti astronomici, gentilmente messi a disposizione da Franco, Maddalena e Giovanni.

L'attenzione è stata subito rivolta al nostro satellite naturale: la Luna, in fase appena crescente, ormai prossima al tramonto. La sottile falce lunare si è mostrata al telescopio crivellata da centinaia di crateri da impatto meteoritico, ben contrastati dal gioco di luci ed ombre sull'astro. Dopo la Luna è stata la volta di Giove, pianeta gigante del nostro Sistema Solare, anch'esso in procinto di tramontare dietro i monti. Tutti i partecipanti hanno potuto ammirare il pianeta gassoso al telescopio, dove è stato possibile riconoscere i suoi satelliti principali, Europa, Ganimede, Callisto ed Io, oltre ad alcuni particolari della turbolenta atmosfera dell'astro.

A questo è seguita una lunga chiacchierata sotto le stelle, che ha accompagnato i partecipanti in un viaggio tra gli astri e le costellazioni visibili in cielo, così, partendo dalla stella Polare, riferimento del Nord astronomico, si sono incontrati i due Carri celesti, appartenenti alle due Orse, per giungere poi alla costellazione di Cassiopea, e via fino al Leone e la Vergine, concludendo il tutto con l'osservazione telescopica di Saturno, che ha regalato una superba visione di sè, tanto da stupire molti partecipanti. Gli anelli erano disegnati su un disco netto, particolareggiato dalle bande marroni equatoriali, il tutto in compagnia del grande satellite naturale di Saturno, Titano, visibile accanto al pianeta.

Questo spettacolo astronomico ha concluso la serata lasciando grandi stimoli di interesse in molti partecipanti che, nel corso della nottata hanno posto numerosissime domande e curiosità, in uno spirito decisamente conviviale ed informale, come in un comune abbraccio con il Cielo che ci osserva da sempre e che di tanto in tanto si fa conoscere sempre più, mostrandoci le nostre origini e la nostra stessa essenza.

Valerio Vivaldi
responsabile del Gruppo Astrofili Andromeda







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