Cineforum: “Shan, il Cuore Antico dei Popoli Naturali”

9 giugno 2013

È chiamato Shan, oppure Dreamtime, o anche Wakan Tanka.

È chiamato in molti modi, poiché molti sono i posti dove i popoli naturali, ancora oggi, nonostante le avversità che lungo i secoli hanno cercato di eliminarne la cultura, mantengono vivo il contatto con la natura e il suo lato mistico.

Per trovare il cuore dei popoli naturali e aiutarli nel loro cammino verso il riconoscimento dei loro diritti non solo come popolazione, ma anche come popolo con cultura e tradizione, i LabGraal hanno cominciato un viaggio in cerca del Graal.

Questo viaggio è documentato nel film “Shan” di Stefano Milla contenente scene dei loro concerti e diverse interviste fatte da Rosalba Nattero, voce dei LabGraal, a rappresentanti di tribù dei popoli naturali che presenziano all’ONU. Negli occhi di questi grandi capi, non grandi perché posseggono armi potenti o estesi territori ma grandi perché grandi nello spirito, brilla una luce di consapevolezza; quella stessa luce che illumina gli occhi dei cinque viaggiatori che attraversano le quattro fasi del Tai Shan, il “Gran Libro della Natura” degli antichi Druidi, e in ognuna assumono maggiore conoscenza, trasformando il loro viaggio non solo in una denuncia contro l’oppressione dei popoli naturali ma anche in un viaggio mistico alla scoperta del Graal e di loro stessi.

Al termine della proiezione, che ha emozionato tutta la sala, vi era solo silenzio, poiché tutti ne erano rimasti coinvolti e nessuno voleva spezzare l’atmosfera creatasi. Le parole, infatti, non avrebbero mai saputo descrivere il film nei suoi aspetti più profondi. Le luci però si sono accese ed è venuto il momento di ragionare e discutere sulle tematiche trattate, molti punti, infatti, hanno permesso la spiegazione di simboli della cultura celtica druidica, ma anche di raccontare altri fatti e cause per cui i protagonisti, presenti in sala, hanno combattuto.

Molte sono state le parole, ma le più frequenti sono state due: “grande emozione”.

Molti i fatti, molte le cose su cui ragionare; meno male che tutti i presenti erano carichi grazie ai molti e prelibati cibi del buffet vegetariano che ha preceduto il film.

 

Alice Fardin







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